L’obiettivo che vogliamo portarci a casa con la SEO non è la prima posizione su Google ma dobbiamo aiutare il cliente a raggiungere i suoi obiettivi aumentando il CTR (tasso di conversione).
Ascoltando AskGooglebot, 2 minuti sempre smart di John Muller, il nostro portavoce di Google Search, che risponde alla domanda “Does semantic HTML help Search identify and evaluate content?” con un bel Yes.
Non mi soffermerò sul contenuto, potete tranquillamente ascoltarlo in autonomia, ma sulla composizione della pagina in basso, perché mi ricorda quanto sia importante pensare a far entrare persone nel nostro sito web ma, anche, quanto sia importante che arrivino alla conversione.
Portare persone nel sito web perché siamo nei primi risultati per gli intenti di ricerca corretti per quel business è una parte del lavoro, certo, ma poi la bellezza sta nel chiudere il cerchio: avere pagine che sono così allettanti per contenuti e composizione da invogliare all’acquisto o a lasciarci un contatto e, anche, a tornare da noi perché si è trovato ciò che si cercava.
Con tutti i SaaS, tool e strumenti di analisi che possiamo utilizzare per rendere un sito web a prova di Google, e penso proprio ne avremo sempre di più e sempre più performanti in un futuro prossimo, ciò che dobbiamo portare al nostro cliente è la voglia di studiare il traffico organico nei suoi comportamenti.
Non soffermiamoci a portare traffico e basta perché avere tanti utenti che arrivano al sito ma non ritornano, non acquistano, non si affidano a noi, significa aver fatto il compitino a casa, ma non aver portato nessun valore aggiunto.