Cliente e web agency: come sarà il rapporto di collaborazione nel 2025?

Tra Cliente e web agency il rapporto, nel 2025, sarà frustrante se non iniziamo a capirci l’un l’altro e pensare che siamo Partner e non abbiamo un rapporto in cui siamo cliente/fornitore.

Sì, finisco il mio anno lavorativo così, parlando di come penso dovrà essere la vita tra cliente e web agency nel 2025 perché non me la vedo bene per niente e io ci tengo tantissimo invece. Sedetevi comoodi, avete 14 gg per leggerla con comodo tra una fetta di pandoro e una di panettone).

Conoscendo davvero molte persone, parlando spesso con le altre web agency, aziende, freelance perché adoro il confronto, e lo trovo molto importante, quest’anno ho capito che stiamo prendendo una piega poco edificante:

  1. Cliente: abbiamo solo problemi, non rispondono tempestivamente, bucano le consegne, non abbiamo risultati importanti, eppure “abbiamo investito 4 carrube perché abbiamo preso il preventivo più basso, non c’era un’offerta identica all’altra”
  2. Web Agency: abbiamo solo problemi, non ci danno il materiale, pretendono 10 revisioni, pensano di saperne qualcosa perché hanno un profilo IG, non hanno la pazienza di vedere risultati.
  3. Freelance con Cliente: abbiamo solo problemi, pensano sia il loro psicoterapeuta, non riesco a lavorare perché mi mandano mail, messaggi, mi tengono in call inutili e devo giustificare ogni cosa che faccio.
  4. Freelance con Web Agency: abbiamo solo problemi, sono disorganizzati, mi danno le indicazioni un tanto al chilo, mi chiedono un milione di mail, ci mollano a mille persone e ognuna dice la sua.

È tempo di alzare tutti i prezzi dei servizi web

Il mercato funziona proprio così, se si va a ribasso si continuerà a vendere con margini striminziti, perderli lungo il percorso, non avere polmone per crescere le risorse (che nel nostro mestiere devono essere ammazzate di formazione) ed essere frustrati perché i clienti, di fronte ai nostri prezzi di cui non hanno la benché minima idea, comunque chiederanno risultati.

Se non si alzano i prezzi dei servizi web al prezzo giusto, i clienti avranno sempre ragione a dire “Ma tu mi hai fatto questa offerta, tu ora mi devi fare il lavoro bene“.

Se non si alzano i prezzi dei servizi web al prezzo giusto, non si fa capire che se prima eravamo in 3 a ballare l’hully gully adesso siamo in bilioni sul web a ballare l’hullu gully e, quindi, l’effort per raggiungere risultati è più alto e i budget media pure.

Se non si alzano i prezzi dei servizi web al prezzo giusto, continueremo ad impoverire i clienti, che poi non potranno permettersi di lavorare bene sul web, che perderanno fiducia, che faranno pagare a te che sei arrivata dopo la delusione della web agency prima e ti chiederanno di abbassarli ulteriormente perché “non abbiamo più budget perché quello prima ci ha truffati e te li diamo quando ci dimostri il contrario“.

La realtà è solo che non c’è stato coraggio di fare il prezzo giusto e perdere la gara con quello che è andato a ribasso per “fare fatturato e poi si vedrà”.

È tempo di formarsi e farsi una cultura web solida

Lo scrivo anche nel mio libro: sono cresciuta in un impianto pericoloso che necessitava di grande organizzazione per evitare disastri. Le persone che lavoravano con me sapevano tutto dello strumento che utilizzavano e sapevano misurare se era tutto apposto.

Nel web questo non accade perché non si sente in pericolo la vita, certo, ma il portafoglio dell’Azienda da cui escono i nostri stipendi sì, e allora siamo in pericolo di vita, perché senza soldi in ‘sto Paese non si campa.

Chi lavora nelle Aziende non ha idea di come funziona ciò che compra dalla Web Agency e non fa nemmeno la fatica di impararlo, e chi dice “Se l’Azienda è grande non è così” deve aver visto 3 Aziende in croce.

Oppure, peggio ancora, decide di utilizzare tool come fosse un esperto e, naturalmente, non può esserlo se ha visto un solo progetto, il suo, non ha esperienza decennale, non ha davvero studiato quel tool. Un po’ come se andassi ad aprire la panza a uno perché da piccola ho giocato all’Allegro Chirurgo. Ecco questa è la moda del momento.

Chi lavora nelle Web Agency, siccome ha fatto prezzi del cavolo, non ha tempo da perdere (perché non lo potrà vedere un investimento) a formare ed educare il proprio cliente ma si ritrova a dover spiegare cose così banali che la frustrazione e il cortisolo ballano la bachata dalla mattina alla sera nel cervello delle persone che si interfacciano con l’Azienda di turno.

Per cui, l’unico modo di lavorare bene, lo dico a te Azienda prima che alla Web Agency di turno, avere dei risultati, diventare un partner per la Web Agency che lavorerà per te al tuo successo web (sì, perché se mi fai solo il cliente ti butti la zappa sui piedi) è formarsi.

Oggi vi lascio 3 link a 3 piattaforme che sono certa non vi deluderanno. Io li seguo, mi ci formo e mi ci si ispiro per prima, ci sono anche docente e sono italiane e a me piace far crescere le Aziende che ancora credono nel nostro Paese:

  1. SEOZoom Academy : con il corso meraviglia di Ivano Di Biasi CEO di SEOzoom per chi vuole capire, pian piano la SEO, me lo piglio pure io per fare ripasso. Cari tutti fatevi questo regalino di Natale. Attenzione: l’Academy non ha solo SEO è ricca di cose preziose tipo il webinar di Maria Letizia Russo (siamo su LinkedIn parliamo di LinkedIn) o quello di Valentina Di Michele sui microcopy (una forza davvero) e tanti altri ancora e sì, compreso il mio!
  2. Carriere.it di cui io sono docente innamorata della piattaforma, una delle prime a girare i corsi accanto a Giulia Lapertosa e i ragazzi incredibili di Ownidea Studio che nasce per sviluppare le competenze più richieste ad un prezzo accessibile per tutti, con tanto di certificazioni rilasciate dall’Istituto di Certificazione Europea del Personale e una facilità di fruizione dei corsi senza fine.
  3. Studiosamo PRO di persone stupende che, negli anni, hanno davvero fatto la storia del web marketing italiano: Jacopo Matteuzzi e Flavio Mazzanti. Vado direttamente alla fonte per raccontarlo: “con oltre 200 masterclass suddivise in 15 argomenti diversi legati al digital marketing, Studio Samo Pro è la soluzione ideale per potenziare la tua competitività nel mercato digitale velocemente e col minimo sforzo”.

È tempo di organizzarsi per far filare il Digital nelle Aziende

Da tutte le parti, che si sia web agency, freelance o Azienda organizzare un progetto digital è decisamente un bagno di sangue. E, io a forza di sanguinare, ho deciso di scriverci un libro, stanchissima di vedere una disorganizzazione da tutte le parti senza fine.

Ma com’è che le Aziende hanno i sistemi di gestione e, quando è ora di lavorare con il proprio partner, dimenticano la serenità dell’ordine, la rilassatezza del rigore, l’endorfina scaturita da progetti che vengono evasi nei tempi giusti, investendo correttamente le risorse, spendendo pure di meno e con risultati da paura?

Ecco. Questo è quello che accade, almeno per me, da sempre, sia che abbia a che fare con un’altra web agency partner, sia che sia un’azienda. Ed è il motivo per cui ho scritto “Project Manager. Gestire il caos creativo, eliminare lo stress e aumentare l’efficienza” Ed. Apogeo srl.

È fondamentale, ripeto fondamentale, mettersi in testa che un progetto digital funziona solo e soltanto se si è profondamente organizzati, tutti fanno la loro parte e i clienti entrano nel processo della web agency come fossero parte della web agency stessa.

È fondamentale, ripeto fondamentale, dotarsi di un sistema di gestione che non debba per forza essere stile Toyota (quello è un campionato esagerato), ma che accompagni il processo in ogni sua fase e sia inamovibili, seguito, compreso e condiviso.

Esempio: da me non si inizia un progetto senza un kick off semplice ma che mi allena immediatamente il cliente a darmi conforto e supporto perché sto lavorando per e con lui. E senza il suo aiuto non ottengo risultati.

Se noi che viviamo tra web agency e rapporto con i freelance non ci organizziamo e obblighiamo il cliente a sottostare al nostro processo, a seguire le nostre indicazioni, ad essere proattivo nella gestione delle attività sul suo progetto lo sappiamo che non otteniamo risultati e non arrivano rinnovi giusto?

Ecco, iniziamo a dirlo in fase di offerta: portiamo un GANTT al tavolo del cliente per fargli vedere che fa parte della nostra vita di web agency, che avrà dello sbatti imperiale anche lui, che non potrà sedersi sugli allori a guardarci lavorare perché è la sua comunicazione, è la sua Azienda, è il suo servizio o prodotto. Punto.

[NdR. il libro sta andando benissimo, GRAZIE. Per chi mi ha scritto di averlo letto, please, regalatemi la recensione su Amazon che fate del bene a una scrittrice. Per chi non l’ha ancora acquistato, dai dai dai, nella calza per la Befana ormai!]

Smettiamola di pensare che le AI siano la panacea di tutti i mali

E con questo passo e chiudo, dai che ci siamo e sono pronta al dibattito.

Avere un supporto per abbattere i tempi di produzione ripetitivi e a basso valore aggiunto non significa chiedere a ChatGPT di farti un testo, copiarlo e incollarlo sul sito web e tanti saluti a casa.

Che rispetto abbiamo per il nostro pubblico? Ma vogliamo davvero vendere nel 2025 così? Non funziona, non funziona e non funziona!

Smettiamola di utilizzare i concetti di ecologia ed economia che il nostro cervello pigro ci ha insegnato in maniera acefala.

Per esempio, avere dei testi di valore, dei testi che coccolano il pubblico, dei testi che spiegano davvero un servizio (cosa più difficile di tutte credetemi), che accompagnano alla vendita, che si posizionano nei primi risultati significa utilizzare le AI con intelligenza umana e creatività.

E questo significa che il mercato dei:

  • copywriter bravi deve rimanere intatto, costare il giusto e non meno “perché tanto usi ChatGPT”, entrare nella pancia dei clienti per comunicare da paura usando le AI con intelligenza sopraffina;
  • tool AI addicted deve continuare a proliferare meravigliosamente, ma sta a noi evitare di utilizzarlo un tanto al chilo senza manco avere competenze in materia;
  • costa meno perché usi le AI, deve sparire, evaporare, sublimare perché sta generando una marea di mediocrità terribile che non ci serviva né per vendere né per crescere come esseri umani. [Per favore almeno togliete ** che ChatGPT crea per il grassetto eh?]

E arrivo agli auguri…

Dicendovi GRAZIE per questo anno trascorso insieme, ad ogni cliente e web agency che ho incontrato, per l’affetto e la stima che mi dimostrate costantemente da anni ormai permettendomi di divulgare, confrontarmi, crescere, incontrare, nutrirmi di momenti interessantissimi di grande crescita.

Il nostro mondo è un mondo fantastico, fatto di storie di Aziende incredibili, di persone nelle web agency pazzesche, di freelance dall’esperienza senza fine. Tuteliamolo dalla mediocrità dilagante.

Il web è ciò che amo immensamente, che ancora mi esalta ogni giorno, che mi stupisce e mi stimola a studiare, sperimentare, lottare per un risultato e auguro ad ognuno di voi che mi segue proprio per questo di avere il successo che volete nel web, anche se sarei più contenta se lo raggiungessimo insieme.