Perplexity è un motore di ricerca integrato con l’Intelligenza Artificiale in rapida ascesa. Il nuovo modello pesca contenuti dal web, li aggrega e ritorna un input di facile lettura, molto esaustivo senza metterci nelle condizioni di dover cliccare ogni risultato della pagina di ricerca per trovare l’informazione che ci soddisfi.
In questo articolo, esamineremo da vicino vantaggi e svantaggi di Perplexity, analizzando come questo motore di ricerca influisca sulle attività quotidiane e sui risultati ottenuti.
Vantaggi
I vantaggi che Perplexity offre agli utenti sono numerosi, contribuendo a rivoluzionare l’esperienza di ricerca online. Uno dei punti di forza di Perplexity è la sua gestione trasparente delle fonti. Ogni risposta fornita dal motore è corredata di riferimenti in apice, una strategia che lo avvicina al modello accademico delle citazioni. Questo sistema offre due benefici principali:
- maggiore credibilità per gli utenti, che possono verificare le fonti e contestualizzare le informazioni.
- Visibilità per i brand, che vengono citati direttamente nei risultati, aumentando la loro esposizione online.

Secondo i dati di Similarweb, Perplexity registra una media di circa 20 milioni di visite al mese, confermando il suo impatto significativo nel panorama online. Questo indica che grazie alla modalità con cui Perplexity presenta i risultati, il brand dell’azienda ha la possibilità di raggiungere un vasto pubblico di utenti, influenzando positivamente la brand awareness.
Nel corso dell’ultimo anno, Perplexity ha migliorato i suoi algoritmi di machine learning, offrendo risposte più pertinenti e contestualizzate in base alle esigenze dell’utente. Tra le novità:
- suggerimenti personalizzati basati sulla cronologia di ricerca.
- Domande correlate che stimolano l’approfondimento e la scoperta di contenuti aggiuntivi.
- Miglior integrazione con i contenuti multimediali, con risposte che includono immagini, grafici e video generati dall’AI.
Questa evoluzione consente di ottenere informazioni più complete in un’unica interazione, riducendo la necessità di eseguire ricerche multiple.
Un altro vantaggio per aziende e content creator è la possibilità di posizionarsi strategicamente nei risultati. Dal momento che Perplexity mette in evidenza le fonti delle informazioni, avere contenuti autorevoli e ben ottimizzati può garantire una maggiore visibilità rispetto ai competitor.
Secondo un recente studio pubblicato su Search Engine Journal, la presenza in Perplexity potrebbe diventare un nuovo parametro di autorevolezza, spingendo i brand a migliorare la qualità dei contenuti per essere inclusi tra le fonti citate dal motore di ricerca.

Un altro aspetto importante è la capacità di Perplexity di andare oltre la semplice restituzione di risultati di ricerca testuali. Il motore fornisce domande correlate, incentivando gli utenti a esplorare ulteriormente e a ottenere risposte complete e approfondite. La possibilità di arricchire le risposte con immagini e video aggiunge un ulteriore livello di completezza, rendendo l’esperienza di ricerca più ricca e coinvolgente.
Infine, la possibilità di lavorare con immagini generate dall’AI direttamente dal motore di ricerca apre nuove opportunità creative e informative. Questa caratteristica rende Perplexity versatile, consentendo agli utenti di accedere a una gamma più ampia di contenuti visivi, migliorando ulteriormente l’esperienza di ricerca.
Svantaggi
Nonostante i benefici evidenti di Perplexity, è cruciale comprendere anche i suoi svantaggi, che possono influenzare l’esperienza degli utenti in modo significativo. Uno degli aspetti critici è la possibilità che i risultati forniti non siano sempre accurati. Pertanto, è imperativo attivare il cervello e verificare attentamente le fonti suggerite dal motore di ricerca.
Ad esempio, se chiedo a Perplexity di suggerirmi i migliori blog italiani, mi aspetterei di ricevere una bella lista dei blog più performanti della nostra penisola. Invece mi ritrovo una risposta che sembra essere un semplice copia-incolla del primo articolo in SERP. Come fare a capirlo? Perplexity ha inserito il nostro blog tra i risultati solo perché abbiamo scritto un articolo sui migliori blog italiani, ma non rientra davvero in quella categoria.
Questo può essere fuorviante, poiché Perplexity potrebbe considerare il contenuto solo superficialmente, senza valutare la sua autentica rilevanza nella categoria specifica. In altre parole, la precisione delle risposte può essere discutibile e richiedere un ulteriore livello di discernimento da parte dell’utente.
Un altro aspetto da considerare è il modo in cui Perplexity gestisce le informazioni dei brand. Sebbene il motore di ricerca riporti le fonti in apice, fornendo trasparenza sull’origine dei contenuti, questo processo potrebbe essere influenzato da criteri che non necessariamente riflettono la qualità o pertinenza effettiva del materiale.

Inoltre, la dipendenza da Perplexity potrebbe ridurre la capacità critica degli utenti nel valutare autonomamente le informazioni. La facilità di accesso alle risposte potrebbe scoraggiare la pratica di una ricerca più approfondita e ponderata.
Perplexity continua a rappresentare una rivoluzione nel mondo della ricerca online, con vantaggi evidenti per utenti e aziende. Tuttavia, il suo impatto sul traffico web e la qualità delle informazioni impone un uso consapevole e critico dello strumento proprio perché la sua precisione può essere altalenante.
Se avete letto fin qui, sarete d’accordo con me nell’affermare che l’ottimizzazione per i motori di ricerca non è più solo Google. Strumenti come Perplexity stanno cambiando le regole del gioco. Per mantenere visibilità e autorevolezza, è fondamentale strutturare una strategia SEO efficace e al passo con le nuove tecnologie.
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