Insegnare SEO è un’esperienza pazzesca. Quello che si impara sui libri, leggendo articoli, andando ad eventi non basta mai e mai e poi mai. Ciò che è più difficile è portare chi ti è accanto a pensare sempre un passo avanti a ciò che stai facendo ora.
Lavorare alla strategia, oggi, significa essere onnivori, avere voglia di esplorare gli altri mondi, comprendere le persone prima del motore di ricerca, perché il motore di ricerca è il primo a farlo.
Non dobbiamo essere primi per Google, dobbiamo essere utili per chi vuole trovare un’informazione.
Non dobbiamo pensare di essere gli unici fautori della sinfonia di successo dei nostri clienti, dobbiamo pensare a chi suona il concerto con noi e comprendere anche quegli spartiti.
Non dobbiamo credere che ciò che abbiamo suonato oggi andrà bene anche al pubblico in teatro domani, dobbiamo evolverci ad ogni spettacolo.
Non dobbiamo suonare le melodie più complesse, dobbiamo però far sì che non stoni mai il nostro strumento nell’orchestra del web.
Ci vuole tanta creatività, ragionamento, voglia di confronto, costanza, dedizione e caparbia. Ci vuole allenamento, cadute, frenate, errori, timore di aver rovinato il concerto della nostra vita e il lavoro degli altri musicisti.
Fare SEO oggi non è sapere che Google ha rilasciato un aggiornamento pochi giorni fa per portare agli utenti contenuti che davvero servano alla loro ricerca, fare SEO oggi è capirne il motivo e, in maniera lungimirante, girarsi dal resto dell’orchestra e dire “devo cambiare musica, lavoriamo a un nuovo spartito”.