Business Design a supporto della SEO

Business Design a supporto della SEO

Voglio riflettere con voi sull’utilità del Business Design in un progetto SEO.
Da tempo il Business Design, se vogliamo, fa parte della mia vita: tutti i nostri progetti partono da un’analisi che, all’interno, non ha solamente la parte digital, ma verifica il business del cliente per poter avere tutti gli elementi necessari per sviluppare la strategia di comunicazione corretta.

In questi ultimi due mesi, abbiamo rivoluzionato non poco delle nostre Aziende e progetti ed è nata la necessità di essere noi a farci analizzare, così abbiamo chiesto una consulenza di Business Design per validare e riqualificare la parte profit del progetto LeROSA (la parte benefit è assolutamente soddisfatta) a Gaia Provvedi che lo fa di mestiere e che, da settembre, donerà la sua esperienza all’interno della community de LeROSA per supportare le professioniste e le microimprese a comprendere come sta il loro progetto di business.

E caspita, talmente naturale avere affianco questo mega foglio ricco di informazioni, che solo ieri ho pensato a quanto mi sia necessario nello sviluppo della strategia SEO.

Perché lo vedo di supporto per la SEO?

In questo modo, per noi che facciamo SEO, è possibile:

  • sapere vita, morte e miracoli del pubblico di cui dobbiamo avere chiaro il vocabolario di ricerca, e solo di quei segmenti che portano maggior guadagno con minimo sforzo;
  • conoscere precisamente la proposta di valore dell’Azienda che ci permette di focalizzare gli intenti di ricerca sui quali dobbiamo insistere per poter portare sul sito web traffico organico interessato;
  • avere chiara l’offerta ci permette di dare indicazioni per contenuti che devono essere anche persuasivi e non solo ottimizzati per il posizionamento organico;
  • conoscere il flusso commerciale precisamente, così da poter lavorare una strategia che possa aumentare il numero di contatti secondo le modalità preferite dell’Azienda ma, anche, accorciare il funnel riscandandolo sul sito web con le risposte giuste alle incertezze prima del contatto o immediatamente successive.

[Certo, lo so, tutti conosciamo il business model canvas in copertina e si può avere la presunzione di poterselo “fare da solo”. Croce sul cuore, non è così che funziona. Il Business Mentor fa la differenza: sono le domande che ci pone a mettere in discussione il nostro modello di business e, se le domande non sono ben pensate, se dietro non c’è grande esperienza, la fotografia della nostra Azienda sarà decisamente sfocata e rischiamo di lavorare veramente male].

Ma un SEO strategist non dovrebbe solo portare traffico organico al sito web?

Quello si chiama esercizio di stile che noi non vogliamo per niente.

Per noi, la vera ricchezza del SEO strategist è la conoscenza precisa del bisogno del potenziale cliente che deve arrivare al sito web di cui ci prendiamo cura. A quel punto si porta del traffico che ha le seguenti caratteristiche:

  • ci mette di meno a comprare;
  • compra di più perché ben informato;
  • torna a comprare perché è soddisfatto delle informazioni ricevute.

E tornando al Business Model Canvas e a colui che, come Gaia Provvedi, pone le domande giuste, per poter mirare a questo tipo di pubblico le informazioni che ne derivano sono le più preziose che un SEO strategist possano avere.

business design-Giulia Bezzi-Gaia Provvedi-Nicole Mottin Media