Google è alla ricerca di umanità! Nel suo articolo sulla nuova funzionalità “Perspectives” l’azienda sottolinea che:
“A big part of what makes Search so helpful is its ability to connect you to the wisdom and experience of people all around the world”.
E conclude l’articolo dicendo che gran parte della ricerca è data dall’abilità di connetterti alla saggezza e l’esperienza di tutte le persone del mondo. E, ancora:
“You’ll now see more pages that are based on first-hand experience, or are created by someone with deep knowledge in a given subject. And as we underscore the importance of “experience” as an element of helpful content, we continue our focus on information quality and critical attributes like authoritativeness, expertise and trustworthiness, so you can rely on the information you find.”
Vedrai più pagine basate sull’esperienza diretta o create da qualcuno che ha profonda conoscenza della materia.
E visto che sottolineiamo l’importanza dell’esperienza come elemento di contenuto utile, continueremo a focalizzarci su attributi critici come autorevolezza, competenza e affidabilità, per poter fare affidamento sulle informazioni che trovate.
Se “Perspectives” è il futuro prossimo, significa che:
- cari content creator è il caso di affidare la vostra esperienza a un sito web, oltre che ai vari possessori di social il quale contenuto non è più di vostra proprietà, perché avete tanto valore;
- care aziende, dotatevi di Brand Ambassador, persona esposta che parla della vostra esperienza, autorevolezza, competenza e affidabilità, non solo con l’author nel vostro post blog, ma con la faccia tra social, forum, video, podcast…
Io non lo trovo tanto strano, Google sta solo dicendo che senza Steve Jobs, forse la Mela più conosciuta al mondo non lo sarebbe.
Sta dicendo che senza Domenico Dolce e Stefano Gabbana, D&G avrebbe tutt’altro appeal.
Sta dicendo che senza Giovanni Rana, i tortellini di massa, sarebbero sugli scaffali anonimi come tutti gli altri.
Sta ricordando che ne abbiamo la “tole” piene di contenuti inutilmente ricicciati, amplificati dall’uso di AI, che non sanno né di me né di te e dicono più o meno sempre la stessa cosa: vogliamo umanità che ha provato ciò che dice sulla sua pelle.
E sta dicendo anche che la storia della “persona dietro il Brand” è vera verissima e che, invece di lavarcene la bocca, dovremmo metterla in pratica “in carne ed ossa”.
Ah è faticoso, è maledettamente faticoso. Ma in un mondo di prodotti e servizi simili, spero davvero che Google arrivi a mettere al primo posto l’originalità umana.