Tornando dai nostri uffici di Milano, con il mio Marketing Director, si parlava di come far percepire ai prospect l’importanza di investire nel canale organico, questa maledetta SEO che ancora mi affascina maledettamente, visto che siamo immersi nei budget del prossimo anno.
[Disclaimer: se piace avere un sito web che non porta abbastanza transazioni, passare oltre].
Sì, parlo a voi, voi che siete chiamati a decidere dove investire il prossimo anno e no, non sono di parte, sono decisamente convinta che il mio meraviglioso mondo sia ancora quello che premia, che porta valore, che ci permette di fare di più con meno.
Perché inserire la SEO nel budget marketing?
La pagina di ricerca è cambiata tantissimo, stiamo tutti aspettando con trepidazione il nostro meraviglioso GoogleSGE che rivoluzionerà il nostro modo di ricercare ma ciò che conta è che:
- la ricerca organica è ancora la prima fonte di scoperta di brand, prodotti e servizi [WeAreSocial];
- i lead SEO hanno un tasso di chiusura del 14,6% mentre i lead da outbound solo l’1,7% [Zipdo];
- il 32% delle aziende afferma che la SEO ha il ROI più alto di qualsiasi canale di marketing digitale [Zipdo].
Nonostante questo, ancora, nel 2023, non si ha chiaro che investire nel traffico organico non è solo essere primi su Google, ma:
- sapere cosa vuole il pubblico intenzionalmente e non perché glielo spiattelli in faccia alla fine del primo e secondo tempo;
- avere un pubblico contento di navigare il sito web perché i contenuti si trovano al posto giusto, nel modo giusto, in un batter d’occhio;
- spendere meno in customer care, reparto commerciale, resi e contestazioni;
- supportare gli altri canali di conversione nelle scelte contenutistiche.
Qui sotto, il risultato di una ricerca di First Page Sage (SEO Company) di San Francisco su 3.100 visitatori di un sito web da traffico organico. Non sono numeri strabilianti?

E ancora, i dati del progetto Somatoline Expert, seguito in agenzia, hanno portato a ottimi risultati e soddisfazioni:

Sono dati reali, tangibili, visti con il cliente prima di pubblicarli, non ci siamo inventati niente, abbiamo lavorato spalla a spalla e il lavoro che si svolge per il canale organico è per sempre, è nel nostro sito web, non è dei Mark Zuccherati di turno e non svanisce nel nulla se si smette di spendere in pubblicità.
Questo non significa che non sia necessario, oggi giorno, gestire il proprio paniere su più canali di conversione, anche il traffico organico è migliore quando gli altri canali lavorano bene, significa però pensare che la SEO è intrinseca in un progetto web, non è un plus, è un dovere.
È la base del nostro sito web, è la fondamenta della nostra casa, è l’interior designer che comprende le necessità di spazi e oggetti del proprio cliente, è PR all’ennesima potenza e non è un investimento costoso, è un investimento doveroso.