Web Agency: cosa fa per il vostro business online?

Web Agency: cosa fa per il vostro business online?

Davvero scriviamo questo articolo dopo anni di web? Sì, perché la web agency, e ciò che dovrebbe fare per il business online, è ancora fumoso e spesso vissuto in maniera negativa dal nostro cliente.

La frase classica è “Mi raccomando però abbiamo avuto brutte esperienze con quelli prima di voi per cui siamo un po’ sfiduciati: pochi risultati, risposte lunghe, disorganizzazione, però per le fatture sempre puntuali“.

Con questa intro di divertente ci resta molto poco e spesso scappo dall’idea che possa essere anche solo nominata come web agency, perché ha ormai un’accezione negativa che è dura da eliminare.

1. Le Web Agency sono diverse dalle Aziende

Le Web Agency sono forme di organizzazione relativamente nuove, sono lontane dal mondo delle ISO, per cui i flussi di processo sono dettati da chi dentro ci lavora, ovviamente con la massima attenzione possibile a raggiungere efficacia ed efficienza, ma non è sicuramente la stessa cosa di essere un’Azienda certificata ISO 9001 che misura ogni suo processo.

Questo è uno dei primi problemi che l’Imprenditore deve affrontare quindi: fatica a comprenderne le figure coinvolte, gli input e gli output e non si ritrova con la documentazione. Sono poche le Agenzie web che per curare il business online utilizzano Non Conformità, Azioni Correttive e Preventive. La prima volta che ho mostrato il nostro Sistema di Gestione, seppur non certificati, ho visto spalancarsi bocche: perché tutto questo lavoro?

La risposta per me è stata molto semplice: la mia Azienda si basa su un network di professionisti, delle partnership importanti e moltissimi fornitori con i quali interfacciarmi, se non organizzo e condivido procedure ed istruzioni con gli altri mi ritrovo a discutere con il cliente. Non mi interessa generare difficoltà così.

Se in un’Azienda ci sono quantomeno:

  • procedure
  • istruzioni
  • modelli
  • non conformità
  • azioni correttive e preventive
  • esami della direzione annuali
  • qualifica del fornitore

in una web agency, tutto questo, sta nell’organizzazione di chi l’ha creata, nella sua testa probabilmente e viene tramandato di persona in persona senza un sistema di gestione di qualità. Io sono Auditor di terza parte ISO 9001 non ho potuto evitare di applicarlo nella nostra Agenzia SEO, sebbene non sia mai semplice farlo accettare.

2. Le Web Agency non dovrebbero sostituire l’Azienda

Quando si contatta la web agency di turno si deve essere disposti ad avere una persona interna che si occupa di Digital Marketing e che lavora a stretto contatto con gli esperti, che diventano a questo punto fornitori. Solo in questo modo si potrà davvero accelerare il proprio business online.

L’Agenzia web, infatti, è costituita da persone che sono verticali sul proprio canale di conversione online ma non possono conoscere l’Azienda come fosse la loro. Il referente interno deve esserci, sarà colui che svolgerà il quotidiano, coordinerà la comunicazione e il contenuto, valuterà i risultati e proporrà attività alla propria web agency.

Il team della Web Agency, invece, dovrebbe applicare totalmente il Ciclo di Deming (Plan Do Check Act) per dare al suo cliente tutte le informazioni, che a questo punto saranno riconoscibili con gergo comune, per rasserenarsi sull’operato e valutare i risultati ottenuti.

A questo punto l’elenco per macro attività di una web agency per lo sviluppo del vostro business online viene facile:

  1. PLAN Analizza la situazione esistente consegnandovi un documento di analisi che richiede, da una parte il vostro impegno nel fornire tutte le risposte possibili ed immaginabili, insieme al materiale già prodotto, dall’altra almeno una settimana lavorativa di studio per definire il perimetro di azione.
  2. DO Sviluppa la strategia condivisa corredata di obiettivi ed indicatori di performance per misurare le azioni programmate inizialmente, che si tratti della creazione di un sito web fino alla totale gestione della comunicazione online.
  3. CHECK A seconda delle attività condivise, si decide il tempo entro il quale sviluppare la reportistica per la misurazione dei risultati. In questa fase, ci si siede attorno ad un tavolo e vengono valutate le performance.
  4. ACT Si passa alla correzione e al miglioramento della strategia web messa in atto, generalmente è un momento critico perché si è diffidenti sull’operato della web agency che, generalmente, deve riconquistare la fiducia che ha perso quello prima di lei.

Tutte queste attività sono sicuramente meglio gestite se esiste una figura di riferimento interno che parla in digitalese e conosce le aree di intervento dell’agenzia web per crescere il business online. A seconda del tipo di azienda e della sua conversione le figure che dovrebbero essere ricercate, almeno, sono:

  • ecommerce manager, lo dice la parola stessa, quando abbiamo un negozio online;
  • digital strategist, in caso di siti web che hanno invece necessità di generare lead.

3. Ogni web agency si avvale di collaboratori esterni

Del resto lo fate anche voi, cari potenziali clienti che mi state leggendo ora, perché per poter creare il vostro prodotto o erogare il vostro servizio, dovrete approvvigionarvi quanto meno di materie prime, fornitori di componenti per lo sviluppo del prodotto, maestrie che non conviene avere stabili in Azienda ma attivare alla bisognia.

Se vogliamo, in una web agency, tutto questo è elevato all’ennesima potenza. Facciamo un semplice esempio pratico: devo creare un sito web istituzionale con un form contatti per la raccolta di lead che poi verranno gestiti dal commerciale di turno. Obiettivo misurabile: numero di lead in target generati dal sito al mese.

Minimo della pena: sito web, pubblicità e canali di conversazione in cui siamo certi di trovare i nostri potenziali clienti. Attenzione alle risorse che un’agenzia web dovrebbe mettere in campo per darvi risultati:

  1. project manager, dirige il team di lavoro;
  2. SEO strategist, crea la struttura architettonica delle informazioni e si interfaccia nella realizzazione delle pagine (mockup) con
  3. web designer, che deve essere esperto di usabilità e disegna le pagine del sito web che poi verranno “montate” dal
  4. web developer, meglio se specializzato in SEO;
  5. web writer, per la scrittura dei contenuti;
  6. social media manager per la creazione della strategia sui canali social che spesso si ritrova anche a scrivere i testi dei post del cliente (e che io vorrei non accadesse mai);
  7. Google Advertiser, che lavora alle pubblicità sulla parte alta della pagina di ricerca di Google;
  8. Social Advertiser, che si occupa della pubblicità sui canali social;
  9. Email Marketing Specialist, che cura il flusso di “cattura” del lead per fare in modo di rompergli le scatole talmente tanto che, ad una certa, busserà alla porta del cliente;
  10. Web Analyst, che ci dice come ce la stiamo cavando.

Ecco questo, professionalità in più o in meno, dovrebbe essere il team che lavora su un semplice sito web con pretese entry level per quanto mi riguarda. Non tutte queste figure servono sempre e per tutti i progetti, in alcuni casi sono più preponderanti (in un ecommerce non si può fare a meno di un SEO strategist per dire), in altri vengono coinvolte marginalmente. Per cui non sono sempre risorse interne ma collaboratori esterni che vengono attivati a seconda di progetto, esperienza e verticalità su un determinato argomento.

Noi, per esempio, collaboriamo con altre agenzie web e ne siamo felicissime, perché concordato il flusso di lavoro, ci occupiamo verticalmente solo di ciò che riguarda la strategia SEO e content e abbiamo rapporti con chi parla la nostra lingua. Questo ci permette di recuperare dei tempi, non avendo il colloquio con il cliente che è più oneroso, concentrarci solo su determinate attività e diventare, ovviamente, più efficienti.

Significa che le web agency non lo sono? No, significa che dobbiamo tutti fare pace con il fatto che per portare business online, anche l’Azienda Digital più grande di Italia si avvale di più piccola ma verticale, a cui fornire una fornitura per dare il miglior risultato al suo cliente finale.

Se arrivassimo a darlo per scontato, faremmo tutti un gran piacere ai nostri reciproci guadagni tra l’altro, i project manager potrebbero lasciar parlare lo specialista di turno con il cliente, accorciare i tempi del telefono senza fili che si crea, avere informazioni migliori (non conosco un project manager che riporti ciò che mi serve come voglio io, del resto non è una SEO strategist) e rendere più efficiente tutto il lavoro.

Così, stoccatina finale, per chi vuole avere a che fare con un’agenzia web per il proprio business online e non comprende che avere dei fornitori non è il male, è uno dei metodi efficaci per generare offerte interessanti con risultati concreti.

4. Le Web Agency devono costare

In un mercato giovane come il nostro c’è davvero una confusione incredibile. Più di una volta, visto che mi occupo ormai soprattutto di supervisione e colloqui commerciali (confidenza: cosa che amo da impazzire tra l’altro), mi sono trovata davanti ad Imprese che mi hanno mostrato preventivi con forbici di prezzo, per la stessa attività, pazzesche.

In un articolo per LeROSA avevo scritto proprio un piccante articolo su quanto debba costare un sito web e vi riporto solo l’immagine, tra l’altro datata, quindi se adeguiamo i prezzi dubito costi meno, di investimento soltanto della piattaforma su cui strutturare un ecommerce:

Quanto chiedere per un ecommerce

Ora se solo la piattaforma, fuori dall’Italia ha questo prezzo, come si può accettare di comprare un servizio ecommerce a 10.000€??? Ve lo urlo. NON LO FATE!!! Lasciate stare, giratevi dall’altra parte, iniziate dal business plan con le Agenzie che dichiarano di supportare nello sviluppo degli economic prima di mettere mano e vedrete che la forbice si restringe.

E questo vale anche per i siti più semplici in assoluto: non si può più pensare, dopo aver superato i 20 anni di Google, di poterlo sviluppare un tanto al chilo, da quello che ha imparato con i tutorial di youtube ad utilizzare WordPress perché non sono è un mobile dell’Ikea. Non funziona così.

La vostra web agency deve costare perché state investendo in un negozio, in un accesso complesso per competizione, ricchezza di strumenti, modifiche continue, al vostro business. State investendo perché qualcuno vi permetta di vendere dove ormai tutti sono, in un mercato in cui bisogna analizzare fino all’ultima variabile per generare risultati, e che solo in casi particolari non richiede particolari investimenti (ed è solo perché ancora non c’è saturazione).

Le web agency fanno sì che voi possiate guadagnare bene dal canale online, come potete pensare di spendere 2.000 euro di un sito web per generare 200.000 euro di fatturato quando solo in Italia, nel 2021, si sono aggiunti al mondo web ben 600.000 domini che finiscono per .it???

Un progetto SEO, di base con noi, costa almeno 15.000 euro l’anno, e non stiamo parlando di ecommerce, né di mercati competitivi, né di doppia lingua, né di miriadi di contenuti. E non potrebbe essere altrimenti perché, e questo vale per ogni canale web, le complessità che affrontiamo quotidianamente sono sempre di più e la concorrenza è davvero incredibile.

Quando mi dicono: ma allora io non posso avere una presenza online? Rispondo sempre, e mi spiace, mi piange il cuore, ma non voglio alimentare il mercato della mediocrità e dell’ignoranza:

Ci sono mercati in cui si può scegliere di prendere a prezzi stracciati, avrai meno qualità, probabilmente maggior usura e sicuramente meno prestazioni, ma te la cavi. Ci sono mercati, come quello web, in cui tutto quello che è stracciato è solo soldi buttati alle ortiche, oppure step by step, tanto buon tempo da perdere e nessun problemi di ritorno di investimento.