Brand vs content creator: perché le persone vogliono umano

Brand vs content creator: perché le persone vogliono umano

Tra brand e content creator, le persone scelgono connessioni autentiche e dialoghi significativi. Questa scelta che è una reale esigenza dell’umanità, distingue i content creator dai brand tradizionali.

I content creator offrono contenuti in prima persona, basati su esperienze reali, creando un rapporto diretto e personale con il pubblico. Al contrario, i brand spesso diffondono messaggi di massa, destinati a un’ampia audience senza la stessa profondità relazionale. 

Tengo a precisare che un content creator non necessariamente è un influencer, ma un influencer è un content creator capace di influenzare le opinioni e le scelte del pubblico di riferimento grazie alla fiducia che riescono a instaurare.

La sostanziale differenza tra brand e content creator risiede nella capacità di creare empatia senza la quale, anche il miglior prodotto rischia di passare inosservato.

Continua a leggere perché entrerò nel dettaglio e insieme esploreremo come questa differenza sia rilevante nella comunicazione e nella relazione con i consumatori, evidenziando l’importanza crescente di umanità e dialogo nei contesti digitali odierni

Differenza tra brand e content creator

La differenza tra brand e content creator si basa principalmente sul modo in cui ciascuno si relaziona con il pubblico e comunica il proprio messaggio.

Questa distinzione si manifesta attraverso vari aspetti chiave:

autenticità e personalizzazione

Content Creator: offrono contenuti autentici e personalizzati, scritti in prima persona e basati su esperienze reali. Questo approccio permette di instaurare un rapporto di vicinanza e fiducia con i follower, poiché il pubblico percepisce il creator come una figura genuina e accessibile. La narrazione personale e l’empatia giocano un ruolo fondamentale, rendendo il messaggio più coinvolgente e rilevante per chi lo riceve.

Brand: al contrario, spesso adottano una comunicazione standardizzata e impersonale, mirata a raggiungere un’ampia audience con un messaggio unificato. Questa strategia, pur essendo efficace per la diffusione su larga scala, rischia di perdere l’elemento umano che facilita la connessione emotiva. I brand tendono a focalizzarsi più sul prodotto, sui prezzi, sugli sconti e sulle caratteristiche tecniche, trascurando la narrazione aziendale e personale.

Fiducia ed empatia

Content Creator: riescono a costruire una relazione basata sulla sincerità e la trasparenza, elementi che portano il pubblico a sentirsi più connesso e leale con la capacità di comprendere e rispondere ai bisogni e alle emozioni del pubblico.

Brand: seppur riconosciuti per la qualità e l’affidabilità dei loro prodotti, possono apparire distanti se non riescono a instaurare un dialogo empatico con il pubblico. È essenziale per i brand identificare e valorizzare le persone, meglio se le più empatiche, all’interno dell’azienda, coloro che possono diventare il volto umano del brand e creare un legame più forte con i consumatori.

Comunicazione e dialogo

Content Creator: si impegnano in un dialogo costante e bidirezionale con il loro pubblico. Utilizzano piattaforme social, blog e altri canali digitali per interagire direttamente con i follower, rispondendo ai commenti, alle domande e ai feedback. Questo tipo di comunicazione crea una community coesa e attiva, dove il pubblico si sente ascoltato e valorizzato.

Brand: la comunicazione dei brand è spesso unidirezionale, focalizzata sulla promozione di prodotti e servizi. Anche se molti brand stanno iniziando a riconoscere l’importanza del dialogo e dell’interazione con i consumatori, c’è ancora un divario significativo rispetto all’approccio dei content creator. Per colmare queste distanze, i brand devono adottare strategie più interattive e coinvolgenti, ascoltando e rispondendo attivamente al loro pubblico.

Coinvolgimento e relazione

Content Creator: grazie alla loro vicinanza e alla capacità di dialogare apertamente, i content creator riescono a costruire relazioni durature e profonde con il loro pubblico. Il coinvolgimento non è solo una questione di numeri, ma di qualità delle interazioni e del senso di appartenenza che riescono a creare.

Brand: costruire relazioni di qualità richiede un cambiamento di pensiero: passare da un focus esclusivo sulle vendite a una visione più ampia che include l’esperienza del cliente e la creazione di valore a lungo termine. Integrare le tecniche dei content creator nella strategia di comunicazione può aiutare i brand a raggiungere questo obiettivo.

Quindi, la principale distinzione tra un brand e un creator sta nella loro capacità di stabilire un legame autentico ed empatico con il pubblico. I content creator eccellono in questo grazie alla loro capacità di comunicare e creare community. Dall’altra parte, i brand possono ottenere notevoli vantaggi integrando questi approcci nella loro strategia di comunicazione, mirando così a costruire relazioni più significative con i consumatori, considerandoli prima di tutto persone.

Come i brand possono imparare dai content creator

I brand possono trarre ispirazione e migliorare significativamente la propria strategia di comunicazione imparando dall’approccio dei content creator. Una delle principali lezioni che i brand possono apprendere è l’importanza di una comunicazione autentica e personalizzata. 

Prova a riflettere, da dove nasce la buona comunicazione? Beh, sono fermamente convinta che nasca da un ascolto attento e costante. Ecco i content creator sono maestri nell’arte dell’ascolto attivo e di conseguenza della risposta. Rispondere tempestivamente ai commenti e alle domande dei follower non solo aumenta l’engagement, ma permette anche di adattare i contenuti in base alle preferenze del pubblico. Questa interazione bidirezionale crea un senso di partecipazione e appartenenza nella community del creator, elementi che i brand possono replicare per migliorare l’esperienza complessiva del cliente e costruire relazioni più solide.

Un’altra area in cui i brand possono imparare dai content creator è la capacità di costruire community e fidelizzare i clienti. I content creator sono in grado di creare non solo audience, ma veri e propri gruppi di sostenitori appassionati che condividono interessi comuni. Questo tipo di connessione va oltre la semplice transazione commerciale, trasformando i clienti in fedeli sostenitori del marchio. I brand possono adottare strategie simili per creare un senso di comunità intorno ai loro prodotti e valori, incentivando l’interazione e la partecipazione attiva dei consumatori.

Altro elemento fondamentale è lo storytelling, le aziende dovrebbero farlo sempre di più e sempre più forte. Anche in questo caso possono imparare dai content creator. Raccontare storie coinvolgenti e autentiche è una delle chiavi per catturare l’attenzione del pubblico e creare un legame emotivo. Questa capacità di creare narrazioni che ispirano e suscitano emozioni può aiutare i brand a differenziarsi nella saturata arena del marketing digitale, permettendo loro di trasmettere valori e messaggi in modo più memorabile e persuasivo.

Imparare dai content creator significa non solo adottare le loro tecniche pratiche di comunicazione e engagement, ma anche abbracciare un approccio più umano e autentico nel modo di interagire con il pubblico. Questo approccio non solo migliora l’efficacia delle campagne di marketing, ma costruisce vere e proprie community intorno al brand. 

E se le aziende non hanno voglia o tempo di imparare? Perché diciamolo pure, ad ognuno le sue competenze. Se è così, prendetevi per mano e camminate insieme, i successi migliori nel business arrivano da collaborazioni fantastiche come quelle che possono nascere tra brand e content creator.

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Andamento dei contenuti nati dalle partnership influencer-brand su Instagram, YouTube e TikTok

Abbracciare un approccio autentico e umano nell’interazione con il pubblico non solo ottimizza le campagne di marketing, ma costruisce anche comunità fedeli intorno al brand. Questo principio si manifesta vividamente nell’andamento dei contenuti nati dalle partnership influencer-brand su Instagram, YouTube e TikTok, dove la collaborazione tra creativi e aziende non solo genera contenuti più autentici ma anche risultati di marketing straordinari.

L’analisi mensile di ONIM rivela l’andamento delle partnership tra influencer e brand su Instagram, YouTube e TikTok per marzo 2024.

partnership influencer-brand su Instagram

I dati mostrano come i  post sponsorizzati su Instagram sono aumentati dell’8%, raggiungendo i 22.800, ma le interazioni totali sono calate del 6%, con una diminuzione del 12,77% nelle interazioni per post.

partnership influencer-brand su Tik Tok

I video su TikTok hanno visto una crescita del 35% con un aumento del 15,30% delle visualizzazioni.

partnership influencer-brand su YouTube

YouTube vede aumentati del 4,17% i video sponsorizzati, sebbene le interazioni siano diminuite dell’8%.

L’analisi di ONIM evidenzia l’importanza crescente delle collaborazioni tra brand e creator. Tuttavia, nonostante questo aumento nei post sponsorizzati, si è osservato un calo nelle interazioni per post. Questo fenomeno potrebbe indicare una preferenza crescente degli utenti per i contenuti video rispetto ai post tradizionali, non a caso 

TikTok ha registrato una crescita notevole nei video sponsorizzati, con un incremento significativo nelle visualizzazioni. Questo suggerisce che i contenuti video brevi e dinamici stiano guadagnando terreno nel coinvolgimento degli utenti e nell’attrazione dell’attenzione dei brand. 

Per i brand, questo scenario evidenzia l’importanza di adattare le strategie di influencer marketing per capitalizzare sulle preferenze degli utenti verso i contenuti video.

Attenzione però, perché mentre il numero di post sponsorizzati cresce, è essenziale che i brand mantengano un focus sulla qualità e sulla rilevanza dei contenuti, specialmente attraverso collaborazioni efficaci con creator e influencer capaci di adattarsi alle dinamiche di consumo in continua evoluzione sui social media.

Brand e content creator, il caso studio di PUPA Milano

PUPA Milano, fondata nel 1975, è un noto marchio di cosmetici riconosciuto per le sue trousse rosse distintive e dal design originale. La società ha fatto del colore, del design e del Made in Italy i suoi punti di forza, espandendosi in oltre 70 paesi.

Nel corso degli anni, PUPA ha ampliato la sua gamma di prodotti includendo anche quelli per la cura del corpo e del viso, mantenendo sempre l’obiettivo di portare la bellezza e il Made in Italy nel mondo.

L’azienda nel 2019 ha iniziato a collaborare con Skeepers per implementare una strategia di Influencer Marketing, puntando a coinvolgere le nuove generazioni di consumatori attraverso le piattaforme social e digitali.

PUPA ha voluto avvicinarsi ai giovani utilizzando nano e micro-influencer per creare una connessione più autentica con il pubblico. Ha scelto influencer con community più piccole ma percepite come più autentiche e affidabili. Questo ha permesso di creare un impatto maggiore sulle decisioni di acquisto del pubblico.

Con la campagna “Angel&Devil“, l’obiettivo era celebrare i successi passati del marchio, dimostrando come i prodotti iconici degli anni 2000 siano ancora rilevanti e di tendenza oggi. La campagna si è concentrata sui formati video, come reels e stories, per sfruttare la crescente popolarità di questi contenuti sulle piattaforme social, ma non solo, è stata anche una decisione strategica, in quanto il video è il mezzo più potente nel settore beauty per esaltare il colore e il make-up.

La campagna ha ottenuto un tasso di engagement del 5,53% e un totale di 122.000 interazioni, ha raggiunto un totale di 3,5 milioni di persone e ogni post ha generato una media di 4.536 interazioni, con un tasso di engagement del 7,62% per i video.

PUPA ha dimostrato come una strategia ben strutturata e l’uso di influencer autentici possano portare a risultati significativi, confermando la rilevanza del marchio sia per i consumatori storici che per le nuove generazioni.

Se hai letto fin qui, ti ringrazio e se ti va scrivimi per darmi la tua opinione.

Concludo con una semplice riflessione:

La distinzione tra brand e content creator si fa evidente come la differenza tra una fredda voce aziendale e una calda conversazione tra amici. Mentre i brand possono brillare per la qualità dei loro prodotti, è il content creator che, come un narratore appassionato, crea un legame diretto con il pubblico attraverso storie autentiche che prima coinvolgono e poi convertono.