Webinar&Love: quello che ti serve sapere del marketing, 26 settembre 2024

Webinar&Love: quello che ti serve sapere del marketing, 26 settembre 2024

Con l’arrivo dell’ultimo trimestre dell’anno, aziende e liberi professionisti si trovano di fronte alla pianificazione dei budget di marketing per il 2025. Come verrà distribuito il budget? Quali saranno i canali da presidiare? Come bisognerà comportarsi con l’AI che ormai è ovunque? Chi sarà primo su Google?

Queste sono le domande che dobbiamo porci ora, perché il periodo che ci attende è quello in cui siamo chiamati a prendere decisioni importanti su come sviluppare il business e allocare in modo strategico le risorse per il prossimo anno.

È in questo contesto di incertezza e cambiamento continuo che ho pensato a un webinar gratuito dedicato a imprenditori e professionisti del digitale. Sarà un momento di confronto tra esperti di settore sui principali scenari del marketing digitale e sulle migliori strategie da adottare per rimanere competitivi e crescere. La mia scelta è ricaduta su professionisti affermati e generosi, persone fantastiche che, con grande disponibilità, metteranno la loro competenza al servizio di questa tavola rotonda di confronto.

Ho subito condiviso questa idea con il mio socio e grande amico Salvatore Russo, founder di &Love, che l’ha accolta con entusiasmo. Non poteva essere altrimenti, il suo motto è da sempre: “Non vince il più forte, vince chi collabora”.

Organizzato da &Love, in collaborazione con WebinarPro, l’evento rappresenta un’opportunità unica per acquisire una visione chiara e strategica sulle opportunità nel prossimo futuro del digital marketing.

Programma Webinar&Love

Il Webinar&Love, in programma per il 26 settembre 2024 dalle ore 18:00 alle 19:30, sarà un momento di confronto in cui verranno approfonditi i cambiamenti più rilevanti nel marketing digitale.

L’evento è pensato per offrire spunti concreti e pratici, il confronto tra quattordici relatori è strutturato su un percorso che toccherà diverse aree del digital marketing: brand marketing e event marketing, formazione e webinar marketing, SEO, business development, social media marketing, advertising, Linkedin, neuromarketing, ecommerce e IA. Questo approccio sistematico restituirà ai partecipanti una visione chiara e completa, con l’obiettivo di fornire informazioni e strumenti utili per una corretta pianificazione delle risorse.

Come Head of SEO, mi ritrovo spesso davanti a scelte importanti e decisionali che influiscono sul successo dei progetti. Il dialogo con altri professionisti del settore è per me sempre illuminante, ed è proprio questa esperienza che ho voluto portare nel programma del webinar: un momento di scambio utile, tra analisi strategiche e scelte operative.

Molte realtà si trovano spesso a distribuire in modo inefficace i propri budget di marketing, il che può impattare negativamente sui risultati degli investimenti. Una scorretta allocazione delle risorse porta a una diminuzione del ritorno sull’investimento e rischia di compromettere la competitività aziendale in un mercato sempre più complesso.

A moderare l’incontro sarà Assunta Corbo, che garantirà un dialogo fluido, dinamico e costruttivo tra i relatori, offrendo ulteriore valore alla discussione e aiutando a mettere in luce gli aspetti più significativi emersi durante il dibattito.

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Relatori Webinar&Love

Per assicurare un confronto di alto livello, abbiamo riunito un team di quattordici esperti del settore. Dal branding alla SEO, dal neuromarketing al social media management, fino all’advertising e al business development. Ognuno di loro offrirà una visione strategica e consapevole sulle difficoltà e le opportunità che il panorama digitale riserverà nei prossimi mesi. Grazie alla loro esperienza e a insight pratici, la discussione sarà ricca di spunti operativi e soluzioni concrete, indispensabili per navigare un mercato in costante evoluzione.

  • Giulia Bezzi, ovviamente io, Head of SEO e Co-founder di &Love, esperta in SEO e Content Marketing, con una passione per la creazione di contenuti che migliorano il posizionamento nei motori di ricerca e aumentano il traffico organico verso i siti web aziendali.
  • Salvatore Russo, Founder di &Love, esperto di Brand Builder ed Event Manager, conosciuto per la sua capacità di raccontare brand e persone, integrando storytelling e marketing strategico per creare connessioni autentiche tra aziende e pubblico.
  • Luca Vanin, Founder di WebinarPro, specialista in Formazione ed Eventi online. Ha sviluppato metodologie innovative per l’apprendimento digitale e la comunicazione aziendale efficace.
  • Flavio Mazzanti, CEO di Studio Samo, appassionato di digital business e condivisione di know-how, è un punto di riferimento per le strategie digitali orientate alla crescita, con particolare attenzione all’integrazione di canali e strumenti digitali.
  • Simona Ruffino, Brand Strategist e Neurobrand Specialist, esperta di Neuromarketing, studia il comportamento dei consumatori per creare esperienze di brand che coinvolgono emotivamente, generando impatto a lungo termine.
  • Marco Loguercio, Founder e CEO di FIND, specialista in Performance Marketing e SEO, uno dei principali esperti italiani nell’ottimizzazione dei motori di ricerca e nella gestione di campagne digitali che garantiscono risultati misurabili e concreti.
  • Teresa Tortora, Social Media Manager, con un forte focus strategico. La sua capacità di pianificare strategie nei social media la rende un punto di riferimento per chi cerca di ampliare la propria presenza digitale in modo strutturato e creativo.
  • Valentina Peracchi, Social & Community Strategist, con una vasta community su Instagram. Con oltre 130.000 follower, ha dimostrato come costruire comunità attive e coinvolte, sfruttando al meglio i social network per raggiungere obiettivi di business.
  • Alberto Riolfo, CEO di Websonica, Sales Manager esperto di Business e Digital Marketing. La sua esperienza nel guidare team di vendita e sviluppare strategie di marketing digitale lo rende un leader nel settore della crescita aziendale online.
  • Luca Bozzato, massimo esperto di LinkedIn in Italia, con competenze in HR e Sales, è il riferimento principale per chi desidera sfruttare LinkedIn come strumento di business e networking professionale.
  • Alessandro Angelelli, Direttore della testata Moondo e Presidente di Assoinnovatori, specialista in digital marketing e promotore di collaborazioni innovative per lo sviluppo delle imprese in ambito tecnologico e digitale.
  • Gaia Provvedi, Business Designer & Strategist, con una solida esperienza in business development, è in grado di identificare le migliori opportunità di crescita per le aziende, attraverso analisi dettagliate e piani di sviluppo strategici.
  • Gianpaolo Lorusso, creatore di AdWorld Experience, uno degli eventi più grandi d’Europa per l’advertising digitale. Con una profonda conoscenza delle piattaforme pubblicitarie online, Gianpaolo è un esperto nella creazione di campagne pubblicitarie che generano risultati reali.

Conosco personalmente ognuno di questi professionisti e posso dirvi che, oltre alla loro straordinaria competenza, portano in questo evento una passione autentica e una grande disponibilità a condividere il loro know-how. Sono entusiasta di far parte di questa rosa di esperti e di poter contribuire attivamente al dibattito, convinta che il confronto sia una risorsa fondamentale per crescere e innovare.

Sono certa che, insieme, sapremo ispirarvi e offrirvi non solo strumenti concreti per affrontare il futuro digitale, ma anche quell’entusiasmo e umanità necessari per affrontare al meglio la pianificazione dei budget di marketing per il 2025.

Il dopo Webinar, la parola agli esperti

Dopo il webinar sul marketing più frizzante del mondo (220 persone iscritte, mica poca roba), è doveroso potersi godere le parole degli esperti e, così, eccoci qui, ho chiesto di avere la risposta scritta di ciò che abbiamo chiesto durante il webinar.

E partiamo subito con Luca Bozzato, al quale abbiamo chiesto: ci sono aziende destinate a vincere su LinkedIN. Chi sono e, soprattutto, cosa fanno?

Le aziende destinate a vincere su LinkedIn sono quelle che investiranno attivamente nella loro community, sia all’interno dell’azienda (Employee Advocacy, Social CEO) sia all’esterno (PR e brand relations) e che supportano le community con degli investimenti strategici in LinkedIN Advertising (specialmente Though Leaders Ads).

Edelman, Ogilvy e altri grandi player mettono Employee Advocacy, soprattutto delle figure apicali, ai primi posti nei trend di social influencing per le aziende e LinkedIn è il social perfetto per attivare la community professionale di chi lavora in azienda.

La sponsorizzazione a pagamento dei contenuti su LinkedIn è il vero trend in crescita della piattaforma e ancora poco sfruttato dalle aziende. Infatti, se Google e Facebook, insieme, fatturano 360 miliardi di dollari l’anno di sponsorizzate, LinkedIn cuba solo per 4 miliardi.

LinkedIn ha, inoltre, calcolato che le reti dei dipendenti raggiungono 10 volte il seguito della pagina azienda e i contenuti condivisi dai collaboratori raggiungono fino a 8 volte più persone con 5 volte l’engagement.

Ne consegue che la strategia migliore da adottare per diffondere, rafforzare o fidelizzare il pubblico B2B su LinkedIn è investire in formazione interna, programmi di Employee Advocacy e Social CEO e significativi investimenti sulla parte paid.

Teniamo d’occhio anche gli short video: LinkedIn sta testando un feed video stile TikTok, con short video verticali. È il momento di riutilizzare i video fatti per Instagram e TikTok anche su LinkedIn.

Continua Alessandro Angelelli che, durante il webinar, ha risposto alla seguente domanda e che ora vediamo insieme scritta: L’AI ci può dare risultati che vanno oltre quello che pensiamo. Non teniamoci il segreto: raccontaci quello che state testando con il tuo team.

La qualità della vita dell’uomo sulla terra migliora di anno in anno. Non è un giudizio, un’opinione personale, a certificarlo sono i numeri. Se analizziamo il lavoro di Hans Rosling “200 years that changed the world”, notiamo come il reddito medio pro capite (attualizzato) nella zona UE sia passato, dal 1800 ad oggi, da 2.000 € a circa 40.000 €. L’aspettativa di vita media da 35 anni a oltre 80. Tutto questo è stato possibile grazie al progresso ed a continue innovazioni.

Indubbiamente l’innovazione destinata a rivoluzionare lo scenario economico (ma anche sociale e politico aggiungo io) è l’introduzione dell’Intelligenza artificiale nel lavoro concettuale. Mentre durante la rivoluzione industriale abbiamo delegato alle macchine il nostro “saper fare”, oggi stiamo delegando parte del nostro “sapere”.

Questo significherà perdere posti di lavoro? Si!

Tutti quei posti di lavoro standardizzati e routinari, in primis di quei professionisti ormai adagiati sul più classico “abbiamo sempre fatto così”. Fin da adesso, non da domani, tutti questi professionisti si dovrebbero preoccupare seriamente.

A dispetto di chi si è reso conto della portata epocale del cambiamento in atto. Mi riferisco a tutti coloro che hanno già abbracciato l’AI e ne stanno testando le sue infinite potenzialità. Perché, sia chiaro, più che di uno strumento di “intelligenza artificiale”, io parlerei di strumento che “aumenta l’intelligenza” di chi la usa.

Cerco di spiegare meglio, con un esempio.

Un utilizzo “grezzo”, basico, dell’AI mi restituirà risultati altrettanto standardizzati e di bassa qualità. Per quanto mi possa aiutare, se io chiedo all’AI di realizzare un’immagine, sicuramente otterrò in brevissimo tempo un prodotto che da solo non ero in grado di realizzare. Ma se la stessa immagine la realizza con l’AI un grafico professionista il risultato sarà notevolmente diverso. E vale il contrario, se il grafico gli chiede un piano di marketing l’AI glielo restituisce, ma quello che posso ottenere io sarà sicuramente migliore (almeno si spera).

Cosa sto facendo in questo periodo con l’AI?

Ho raccolto tutto quanto prodotto a livello di contenuti in questi ultimi anni: libri, articoli pubblicati su Moondo, newlsetter di LinkedIN, post social, presentazioni, compresi tutti i preventivi elaborati per i clienti. A questo punto, li ho utilizzati per addestrare un LLM e crearci il mio digital twin. È stata la base di partenza per realizzare un Assistente Digitale che abbiamo appena lanciato per un’azienda!

A Simona Ruffino abbiamo chiesto: onestà, autenticità, vulnerabilità: le aziende felici sono quelle imperfette? E Simona, dopo un successone nel webinar, ci ha risposto così:

Le aziende felici sono quelle imperfette? La risposta è un deciso sì. In un mondo sempre più connesso e sovraccarico di stimolazioni, in cui le persone hanno accesso diretto alle storie e alle pratiche aziendali, l’idea di perfezione appare non solo irrealistica, ma anche sospetta. È qui che entrano in gioco l’onestà, l’autenticità e la vulnerabilità come pilastri su cui costruire un prodotto cognitivo efficace.

L’onestà è il primo passo. Non significa solo ammettere gli errori, ma anche essere chiari sui valori e le intenzioni. Oggi siamo più attenti e informati, vogliamo sapere cosa c’è dietro un prodotto o un servizio, chi lo realizza, quale impatto ha sul pianeta e sulle persone. Mentire o nascondere imperfezioni non è più un’opzione praticabile: le aziende che fingono di essere infallibili rischiano di perdere la fiducia del proprio pubblico: il diritto all’imperfezione deve poter valere anche per le aziende, essendo queste fatte di persone.

L’autenticità va oltre l’onestà: è la capacità di restare fedeli a se stessi, ai propri valori, anche a costo di non piacere a tutti. Le aziende autentiche non temono di essere differenti, né di mostrare le loro particolarità. Questo le rende attraenti, perché creano un legame emozionale con i consumatori, che percepiscono il loro impegno come sincero. L’autenticità attira la fedeltà: i clienti cercano storie, identità in cui riconoscersi, valori con cui allinearsi.

Poi c’è la vulnerabilità. Siamo abituati a pensare che ammettere una debolezza sia segno di fallimento, ma in realtà è un atto di forza. Mostrare vulnerabilità significa abbandonare la maschera dell’onnipotenza e stabilire un dialogo umano, autentico. Le persone dimostrano preferenza verso chi è disposto a mostrare i propri difetti, le proprie difficoltà. Una crisi gestita con trasparenza e apertura può diventare un’opportunità per rafforzare il brand, proprio perché il pubblico riconosce il coraggio di un’azienda che affronta le sfide a viso aperto.

Le aziende felici sono quelle che abbracciano la loro imperfezione. Sono quelle che si mettono all’ascolto dei bisogni e che fanno del loro presidio sul mercato anche un’attitudine a cambiare il mondo.

Veloci ed efficaci i consigli de Il Prof, per me, Gianpaolo Lorusso, mitico fondatore di AdWorlds Experience, e di Flavio Mazzanti, CEO di Studio Samo.

Gianpaolo, nel nostro webinar ha fatto luce sul futuro dell’advertising e, per questo articolo, ha pensato a una dritta diritta proprio:

Per fare bene campagne di advertising on line c’è una cosa che non può mancare: dati di conversione affidabili. Se non so da dove vengono gli utenti che mi pagano lo stipendio a fine mese, non potrò mai ottenere il massimo dalle mie campagne online. E in più, tutte le auto-ottimizzazione delle piattaforme PPC si basano su quei dati. Se dai in pasto al sistema dati farlocchi otterrai sprechi a go-go (garbage in = garbage out).

In più, ci vogliono almeno 1 o 2 conversioni al giorno per le campagne manuali e molte di più per le nuove automatice (es: PMax e DGen in Google e Advantage+ in Meta).

Quindi: se hai poco da investire, non risparmiare sul tracciamento!

Che il ROI sia con te!

Mentre il nostro Flavio Mazzanti che, nel webinar, è riuscito a far stare in 3 minuti spaziali tutta la sua conoscenza ed entusiasmo, ha risposto alla domanda: strategia e visione, guardando al mondo digital, quali sono secondo te i punti di sfida dei prossimi mesi? [E la risposta ammetto di averla amata assai, anche perché ci sto lavorando per prima, con tutto il mio entusiasmo e i primi frutti li vedremo a fine mese con l’uscita del mio libro].

Tra i principali punti di sfida metterei al centro l’evoluzione dei modelli organizzativi al fine di focalizzare l’attenzione delle aziende operanti nel digitale su due elementi: in primis qualità dell’output creato. Con la crescente complessità del mercato e la sempre maggiore autonomia degli strumenti utilizzati, i professionisti dovranno essere sempre più in grado di concentrarsi sul perché di una determinata azione, prima del come fare una determinata azione. La capacità di creare strategie che possono adeguarsi al singolo progetto sarà sempre più un elemento fondamentale per la creazione di quel famoso vantaggio competitivo che ogni azienda ricerca.

Ma per ottenere ciò, contemporaneamente, le aziende dovranno concentrarsi sulle persone. Il vero smart working, ovvero il lavoro per obiettivi (e non il lavorare da casa, remote working), la settimana breve dal lunedì al giovedì, la capacità di adattare vita lavorativa e vita extra lavoro, il compenso delle persone e il loro benessere come stimolo di crescita continua sono tutti temi che dovranno essere affrontati e gestiti per attirare, ma soprattutto convincere i talenti a restare.

Infine, un bellissimo intervento nel webinar di Alberto Riolfo, CEO di Websonica, che ha saputo concentrare tutta la sua conoscenza del mondo digital e del mercato nel quale viviamo, in parole concrete e pragmatiche per chi vuole fare business:

Guardare oltre i confini nazionali, anche se questo può essere complesso, soprattutto quando si parla di logistica e fiscalità.

Uno dei principali ostacoli per le piccole e medie imprese italiane è la gestione della logistica e della fiscalità internazionale. Tuttavia, con le soluzioni moderne, questi problemi possono essere superati:

  • Logistica: oggi esistono servizi che semplificano notevolmente la gestione logistica internazionale. Noi, ad esempio, con Metaxy, riusciamo a spedire in Polonia a partire da soli 9€, rispetto ai 17€ di qualche mese fa.
  • Fatturazione e Dogane: la burocrazia legata alla vendita all’estero può essere gestita affidandosi a servizi esterni. Utilizziamo Metachannel Launch di Metaxy che semplifica la gestione delle normative fiscali locali.

Un altro elemento cruciale è l’uso dell’intelligenza artificiale per analizzare e testare i propri prodotti in mercati esteri:

  • AI: collegare il proprio ecommerce a sistemi di AI che analizzano il catalogo prodotti e i prezzi può fare una grande differenza. Questi strumenti possono prevedere il potenziale dei prodotti sui vari marketplace. Noi utilizziamo Reshark per fare scraping di prodotti e analizzare i prezzi nelle stesse categorie.
  • Previsioni di Vendita: grazie a questi software, è possibile trovare i mercati e i canali di vendita più promettenti senza rischiare troppo.

Adottando questi suggerimenti, non solo si possono vedere aumenti nelle vendite, ma si può anche migliorare la riconoscibilità del brand a livello internazionale. Un aspetto molto interessante è che alcuni dei brand che abbiamo seguito hanno persino ricevuto richieste per aprire negozi fisici all’estero, dimostrando che l’espansione digitale può offrire grandi opportunità anche nel mondo offline.