Come crescere la Brand Awareness con le Digital PR e le Media Relation: Intervista a Jessica Malfatto

Come crescere la Brand Awareness con le Digital PR e le Media Relation: intervista a Jessica Malfatto

La visibilità di un brand non è più un optional, ma una necessità strategica. Le Digital PR e le Media Relation rappresentano strumenti fondamentali per costruire e consolidare la brand awareness. Per approfondire questi temi, ho avuto il piacere di intervistare Jessica Malfatto, co-founder di Disclosers, agenzia specializzata in PR e Media Relations. Con una solida esperienza nel settore, Jessica ha condiviso con noi preziosi insight su come le aziende, soprattutto le PMI, possono sfruttare al meglio queste leve comunicative.

Perché hai voluto scrivere un libro così pratico, e per le PMI soprattutto?

Scrivere un libro è stata un’opportunità per sistematizzare anni di esperienza e rendere accessibili concetti spesso considerati complessi. Le PMI, in particolare, necessitano di strumenti concreti e linguaggi semplici per orientarsi nel mondo delle PR. Il mio obiettivo era fornire una guida pratica che potesse essere immediatamente utile, traducendo tecnicismi in azioni realizzabili.

Riflettendo su quanto detto da Jessica, mi rendo conto di quanto sia fondamentale offrire alle PMI strumenti pratici e facilmente applicabili. Spesso, queste realtà non dispongono di risorse interne dedicate alla comunicazione, rendendo essenziale l’accesso a guide chiare e operative. Il libro di Jessica rappresenta un valido supporto per colmare questo gap, fornendo indicazioni concrete per gestire efficacemente le PR e le Media Relation.

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Come si fa a mantenere una presenza mediatica senza risultare autoreferenziali?

La chiave è partire dai dati. Utilizzare informazioni interne o esterne per costruire narrazioni che siano utili e interessanti per il pubblico. Questo approccio permette di evitare l’autoreferenzialità, offrendo contenuti di valore che rispondono a esigenze reali.

L’importanza dei dati nella costruzione di una comunicazione efficace non può essere sottovalutata. Come sottolinea Jessica, partire da informazioni concrete permette di creare contenuti rilevanti e di interesse per il pubblico, evitando il rischio di autoreferenzialità. Inoltre, l’analisi dei dati consente di individuare trend e insight utili per posizionare il brand in modo strategico nel panorama mediatico.

Con l’evoluzione dei media, quali sono le nuove opportunità per le aziende e quali le sfide?

La frammentazione del panorama mediatico rappresenta sia una sfida che un’opportunità. Se da un lato rende più complesso individuare i canali giusti e misurare i risultati, dall’altro offre la possibilità di raggiungere nicchie specifiche con messaggi mirati. È fondamentale bilanciare la scelta dei canali, puntando sulla qualità e sull’autorevolezza, piuttosto che sui volumi.

La frammentazione dei media impone alle aziende un’attenta selezione dei canali comunicativi. Non si tratta più di raggiungere il maggior numero di persone, ma di intercettare il pubblico giusto attraverso i canali più appropriati. Questo richiede una strategia ben definita e una profonda conoscenza del proprio target, per garantire che ogni messaggio raggiunga le persone più interessate e influenti.

Quali sono le aspettative realistiche che un’azienda dovrebbe avere quando inizia una collaborazione con un’agenzia come Disclosers?

È essenziale partire da casi studio pertinenti al proprio settore per comprendere le potenzialità della collaborazione. Inoltre, è fondamentale ascoltare l’agenzia, affidandosi alla sua esperienza per definire una strategia efficace. Le PR non sono un canale proprietario: i contenuti devono essere adattati alle esigenze dei media, rispettando le loro dinamiche e tempistiche.

Collaborare con un’agenzia di PR richiede fiducia e apertura al confronto. Come evidenzia Jessica, è importante comprendere che i media hanno le proprie logiche e che i contenuti devono essere adattati di conseguenza. Affidarsi all’esperienza dell’agenzia permette di costruire una strategia coerente e realistica, aumentando le probabilità di ottenere risultati concreti e duraturi.

Brand Awareness con le Digital PR e le Media Relation

Come si misura l’efficacia di una campagna di media relation in termini di business?

Misurare l’efficacia delle media relation non è sempre immediato. Alcuni indicatori, come l’aumento del traffico diretto al sito o dei contatti, possono fornire segnali positivi. Tuttavia, è importante considerare anche l’impatto a lungo termine sulla reputazione e sulla percezione del brand. Le PR contribuiscono a costruire un’immagine solida e autorevole, che si traduce in fiducia e, nel tempo, in risultati di business.

Le metriche quantitative sono utili, ma non sempre sufficienti per valutare l’efficacia delle PR. È fondamentale considerare anche gli aspetti qualitativi, come la reputazione e la fiducia costruite nel tempo. Un brand presente su testate autorevoli gode di una maggiore credibilità, che si riflette positivamente sulle performance aziendali.

In che modo l’agenzia può aiutare a identificare e visualizzare le storie da comunicare ai media?

Il processo parte dall’analisi dei media per comprendere quali temi sono di interesse. Successivamente, si esplora l’azienda per individuare storie e persone che possano essere rilevanti. L’obiettivo è costruire contenuti che rispondano alle esigenze dei media, partendo da ciò che cercano e non solo da ciò che l’azienda vuole comunicare.

Costruire storie efficaci per i media richiede un approccio centrato sull’ascolto e sull’analisi. Come sottolinea Jessica, è fondamentale partire dalle esigenze dei media, identificando temi e angolazioni che possano suscitare interesse. Solo così è possibile creare contenuti che abbiano reale valore e che contribuiscano a rafforzare la presenza del brand nel panorama mediatico.

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