Siete entusiasti di sapere che i contenuti verranno proposti sempre più in tutte le le lingue, in tutti i formati e da qualsiasi fonte interessante compreso l’open web?
È un vantaggio? Se di necessità si fa virtù, secondo me, è un’eccitante sfida perché si darà all’utente l’opportunità di avere dei contenuti da cui scegliere da paura, affini al proprio modo di ricercare, liberi da fintumi di testi insopportabili.
È una sfida per noi SEO specialist? Sì, ne sono convinta perché più che di specialist si dovrà davvero parlare di strategist per gestire budget che avranno a che fare con tutto il contenuto esistente e non solo con quello testuale o con le immagini.
È finalmente arrivata l’ora di vedere blogger sapere di blog e non di diario della Smemoranda, consci del lavoro che svolgono e capaci di generare contenuti davvero interessanti anche attraverso uno Shorts di youtube? Evviva sì.
Sarà un’evoluzione facile in Italia? No, perché ancora non abbiamo capito quanto dobbiamo essere sinceri con il cliente e dirgli che non c’è nulla di facile, in poco tempo e a buon mercato.
C’è il giusto, quello che richiede impegno, tempo e denaro. Ma ne torna, eccome se ne torna di denaro.