
L’ho detto un milione di volte, lo dico spesso anche ora. Se ci sono progetti da paura e la possibilità di partecipare ma non c’è budget per me, non mi interessa, io partecipo come se mi si pagasse a camionate.
Perché? Si chiama INVESTIMENTO.
Ho supportato messe online notturne di ecommerce impegnativi per il gusto di vedere quante se ne possono fare quando si ha a che fare con quintalate di SKU.
Ho partecipato a sessioni di UX/UI per schede prodotto e relativi carrelli per comprenderle appieno e poter dire ai miei clienti “io il traffico mi sento di potertelo portare ma se non sistemi quel carrello i soldi non ti arrivano“.
Ho ascoltato brainstorming di team per ore per comprendere come tracciare correttamente i canali di acquisizione, perché nel mio staff non c’era un caso così complesso.
Ho analizzato siti web per offerte a cui serviva quel qb di creatività in più che mi viene riconosciuta quando lavoro alla strategia, per poter arrivare a tutto il cucuzzaro, e non sono mai produzioni da pochi minuti.
E lo consiglio a tutti, sempre. Che non è lavorare “aggratis” è investire sulla propria formazione, crescendo su progetti che non sempre ci possono capitare nella nostra carriera, ma capitano ad altri, i budget sono già destinati e per noi non c’è posto.
Io il posto me lo trovo, perché ho sete di crescita e non mi frena la mancanza di guadagno ma il rischio di rimanere mediocre.