Fare Employer Branding su LinkedIn in tempi di crisi

Fare Employer Branding su LinkedIn in tempi di crisi

La gestione dell’emergenza COVID-19 ha costretto le aziende a rivedere priorità, processi e modalità di comunicazione. In tutto questo, più ancora di prima, LinkedIn sta assumendo un ruolo fondamentale per professionisti e aziende. In questo post analizziamo cos’è l’Employer Branding, perché è fondamentale strutturarlo in modo mirato soprattutto in tempi di crisi come quella che stiamo vivendo e ti indicherò una soluzione di grande valore (pur a costo zero) per migliorare le tue competenze in questo ambito.

Che cosa è l’employer branding?

L’employer branding è a tutti gli effetti un’attività di marketing ma con un’angolatura particolare: evidenziare internamente ed esternamente la qualità del proprio brand come luogo di lavoro. Si rivolge quindi in prima battuta a dipendenti, potenziali dipendenti e aspiranti dipendenti. Ma, a cascata, anche ai consumatori. In un momento critico quanto quello in cui stiamo vivendo, in cui i dati condivisi da LinkedIn sulle assunzioni segnalano una riduzione temporanea del -45% di assunzioni nei paesi per primi e più colpiti dall’emergenza CoVid (Cina e Italia), può sembrare inutile occuparsi di questi temi. C’è però un altro modo di vedere le cose: le Risorse Umane in azienda hanno, in questo momento storico, un lusso che altrimenti non hanno. Ovvero il tempo. Tempo di pianificare, tempo di programmare, di riflettere e di rivedere e semplificare processi. Di concentrarsi sull’interazione tra le persone (in azienda) e le persone (fuori dall’azienda). Quando tutto ripartirà, ci sarà più bisogno che mai di persone talentuose e brillanti su cui poter fare affidamento per riparare ai danni che inevitabilmente questa situazione ha creato e creerà per molte realtà aziendali. Migliorare in questo momento di stallo le tue competenze di talent acquisition è un asset di fondamentale importanza per il prossimo futuro.
  • sapere come attirare candidati di valore anche in tempi di isolamento;
  • sfruttare il momento di “stallo” per creare una pipeline di profili interessati;
  • approfittare del momento per spiegare a Top Manager e dipendenti l’importanza di sapere stare su LinkedIn e di farlo bene, sono obiettivi fondamentali su cui agire in questo momento.

Come fare employer banding con Linkedin

Come ogni azione di marketing, è possibile fare Employer Branding in tantissimi modi diversi. Il beneficio principale però del farlo su LinkedIn sta nel fatto che è un mezzo sostanzialmente a costo zero. Non ci sono costi fissi da sostenere per fare employer branding e comunicare bene la tua azienda agli stakeholder attraverso LinkedIn: una volta acquisite le competenze comunicative per essere presenti al meglio sul network professionale più grande e diffuso, il resto è solo questione di pratica. Come fare dunque employer branding su LinkedIn? Per dirla con il classico e famoso Ciclo di Deming alla base di ogni Sistema di Gestione Aziendale, le fasi da seguire sono sostanzialmente:
  1. Analisi dello stato iniziale. Ovvero: analizza la tua posizione aziendale in LinkedIn. Ricorda che di questo fa parte non solo la tua Pagina Aziendale ma anche ogni singolo profilo LinkedIn appartenente al tuo management e non. Da chi ha già un profilo con un atteggiamento pro-attivo in LinkedIn a chi invece non ce l’ha proprio.
  2. Plan. Ovvero: definisci degli obiettivi chiari e misurabili per identificare se la tua azione è efficace o meno. In questa fase è importante lavorare per condividere il tuo progetto di employer branding in azienda. Che non significa muoversi in stile ‘Armiamoci e Partite!’. Condividere significa informare, coinvolgere, rendere consapevoli e partecipi del valore di questa attività per il beneficio comune di tutti. Fondamentale riuscire a trasmettere a tutti i livelli aziendali che fare employer branding non significa mettersi in mostra per gusto di vanagloria. Significa invece valorizzare al meglio il proprio valore aziendale per permettersi il lusso di attirare sempre più talenti anziché mine vaganti.
  3. Check. Ovvero: assicurati che le tue persone sappiano di cosa si sta parlando. Detto in altro modo: fai formazione al tuo management. Investi nel capitale umano.
A questo riguardo ti voglio segnalare un’iniziativa veramente straordinaria: il corso di Luca Bozzato, titolare di Talent In Acquisition la prima azienda italiana specializzata nella Comunicazione dell’Employer Branding, Employee Ambassadorship e C-Suite Activation su LinkedIn. Fortemente convinto del fatto che proprio questo è il momento giusto per formare le persone in azienda a Comunicare su LinkedIn in modo professionale ed efficace, Luca ha organizzato un Mini Master Online sul tema del Comunicare su LinkedIn in tempi di crisi. Il corso, rivolto a:
  • HR Manager;
  • Employer Branding & Talent Acquisition Manager;
  • Marketing & Communication Specialist.
data la situazione attuale è proposto in via eccezionale in versione gratuita.

Chi è Luca Bozzato

Luca Bozzato è il primo e unico LinkedIn Trainer italiano certificato da Scredible (1st EMEA Certified LinkedIn Training Partner) e anche primo LinkedIn Sales Navigator Trainer italiano approvato da LinkedIn. Ha collaborato con FireFly (azienda che è stata LinkedIn Global Training Partner per LinkedIn Recruiter) come unico Trainer italiano. Che la tua azienda voglia ridurre i costi di acquisizione del personale o raccontare la propria storia per essere più appetibile sul mercato del talento, Luca è il punto di riferimento a cui rivolgersi.

I vantaggi dell’Employer Branding

Secondo una ricerca di Boston Consulting Group l’Employer Branding può arrivare a ridurre il tasso di rotazione (turn-over) dei dipendenti fino al 28%, con tutti i risparmi in termini di costi di assunzione di nuove risorse che possiamo immaginare. Uno studio di LinkedIn mostra che aziende con un forte employer brand vede una diminuzione del 43% nei costi di assunzione. Il 75% dei candidati hanno detto di aver verificato la presenza online dell’azienda prima di candidarsi: avere un brand attrattivo non può che aiutare a ricevere candidature migliori con costi minori. In uno studio condotto da TalentNow, è stato misurato che il 55% dei candidati evita di proporsi per un dato ruolo dopo aver letto recensioni negative online dell’azienda. Iscriviti alla newsletter di Giulia Bezzi!

Comunicare su LinkedIn in tempi di crisi

Confido di essere riuscita nell’intento di trasmetterti l’importanza di lavorare per formare le tue risorse aziendali in ottica di employer branding e comunicazione ottimizzata su LinkedIn. Resta un’ultima cosa da fare: dirti il quarto punto del Ciclo di Deming. Oltre all’analisi iniziale, la fase Plan e la fase Check, resta da parlare della fase di AZIONE. Tecnicamente articolata in due sottofasi (DO e ACT), la parte di azione è quella che più può fare la differenza fra un castello di carte e una solida realtà. Le aziende hanno un’opportunità che possono facilmente sprecare. Non basta, infatti, seguire la strada giusta per qualche giorno. Bisogna costruire, su questa svolta, relazioni più autentiche con i propri stakeholder online. Quando tutto ripartirà, emergerà chi ha saputo dimostrare che non stava solo cavalcando l’onda del momento per poi tornare alle vecchie abitudini. Ex frustrato ingegnere-ma-volevo-fare-altro, grazie alla scoperta dell’Infomarketing nel 2009 con il rivoluzionario percorso di Cerchia Ristretta, finalmente trova il modo di unire le sue opposte esperienze come ingegnere e pianista per creare una nuova vita lavorativa basata sulle sue passioni, che finalmente la realizza professionalmente a pieno. Oggi, come SEO Copywriter e Consulente per infobusiness, fa formazione, sviluppa strategie di comunicazione e scrive contenuti per aziende, enti di formazione e microimprenditori. Autrice di libri per la Riqualificazione Professionale e Career Strategist, è fondatrice dell’Infobusiness “Lavoro e Carriera” con cui aiuta lavoratori e freelance a chiarire, comunicare e realizzare i loro obiettivi di carriera così da migliorare economicamente ed avere una vita professionale più soddisfacente. Erica Zuanon partecipa al progetto “Bloginrete” e fa parte de LeROSA.